L’oca: una specialità tutta veneta, fra tradizione e gusto

Oggi vogliamo raccontarvi un piatto storico del menù di Trattoria Al Sile, che riflette per eccellenza la tradizione veneta e i suoi sapori: l’oca in onto o “in pignatto”.
La ricetta ha origini ebraiche: l’uso di mangiare carne ricavata da volatili di grosse dimensioni si diffuse in veneto nel ‘500 e da allora le famiglie rurali cercarono ricette da presentare in tavola che fossero alternative alla carne di maiale. Utilizzando tutte le parti del volatile, si realizzava una particolare conserva adatta a mantenere le carni per molti mesi.

Ai primi di novembre, si macellavano e consumavano le prime oche. Nelle campagne venete San Martino (l’11 novembre) coincideva inoltre con la fine dell’anno agricolo e per questo motivo le famiglie di contadini, finito ormai il lavoro sui campi dei proprietari terrieri, caricavano i loro bagagli sui carretti spostandosi da un podere all’altro. Soprattutto nel Nord Italia, si usa ancora l’espressione “Fare San Martino”, come modo di dire per indicare il trasloco.

Il Santo e la leggenda delle oche

La tradizione dell’oca affonda le sue radici nella leggenda legata al Santo. San Martino fu vescovo di Tour, una cittadina francese. La leggenda narra che il santo non volesse in realtà diventare vescovo. Per nascondersi dalla cittadinanza che lo acclamava, si nascose in un pollaio o una stalla piena di oche, che però lo tradirono starnazzando più del solito e attirando il popolo presso il suo nascondiglio. Da allora si diffuse la tradizione di mangiare l’oca in occasione della festa di San Martino.

Da qualche anno la specialità veneta dell’oca è presidio Slow Food ed è un piatto quasi introvabile, che è possibile degustare solo in stagione. Noi di Trattoria al Sile abbiamo voluto riproporre l’oca “alla vecchia maniera”, preparata con la storica ricetta della cucina veneta che seguivano le nostre nonne per esaltarne la morbidezza. Un piatto della tradizione che vi saprà conquistare non solo grazie al gusto, ma anche per i ricordi che saprà rievocare!